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Il 16 marzo 2022 è stata pubblicata la Prassi di Riferimento (PdR) UNI 125:2022 sulla Parità di Genere, che delinea i requisiti per la Certificazione di Parità di Genere richiamata dal PNRR.
La PDR UNI 125:2022 è una certificazione inerente la parità di genere nel contesto aziendale redatta secondo i riferimento UNI.
Il documento denominato “Prassi di Riferimento PdR UNI 125:2022” rilasciato dall’ente per la normazione UNI a seguito di un tavolo tecnico con i ministeri competenti, contiene i criteri, i parametri e le indicazioni tecniche funzionali al conseguimento della certificazione di genere.
Il principio della parità di genere nel lavoro è un obiettivo inserito nel PNRR italiano ed è previsto un apposito piano di attuazione (art. 47 DL 77/2021) allo scopo di fornire incentivi e per aiutare le imprese ad adottare politiche adeguate a ridurre le diseguaglianze esistenti.
La PDR UNI 125:2022 prevede che il sistema si applichi a partire dalle realtà con un numero di dipendenti compreso tra 1 e 9, fino alle multinazionali.
La PDR UNI 125:2022 si basa su specifici KPI (Key Performance Indicator – indicatori chiave di prestazione) e sono individuati in 6 aree di valutazione:
Per la PDR UNI 125:2022 è previsto un monitoraggio annuale e una verifica biennale da parte dell’ente certificatore.
Ciò consentirà alle imprese di avere maggiore accesso agli appalti pubblici e ottenere particolari agevolazioni.
La PDR UNI 125:2022 ha l’obiettivo di avviare un percorso sistemico di cambiamento culturale nelle organizzazioni al fine di raggiungere una più equa parità di genere, agendo sui seguenti driver:
La PDR UNI 125:2022 si rivolge a tutte le organizzazioni, pubbliche o private, che abbiano implementato politiche a supporto della parità di genere e che possono richiedere la certificazione PDR UNI 125:2022, senza limiti di dimensione e mercato di riferimento.
La certificazione sulla parità di genere si applica a qualsiasi azienda di qualsiasi dimensione e natura, ma sono previste delle semplificazioni per incentivare particolarmente le imprese di medie, piccole e micro-dimensioni.
La certificazione non è obbligatoria ma è sempre più richiesta per partecipare a bandi pubblici.
Le uniche aziende escluse sono quelle che non hanno dipendenti o addetti/e.
Le aziende che si certificheranno ai sensi della PDR UNI 125:2022 struttureranno un proprio sistema di gestione dell’inclusione, non solo per mostrare il proprio impegno sul tema Gender Equality, ma anche per determinare e monitorare precisi obiettivi per il miglioramento.
Questo permetterà di acquisire un importante vantaggio competitivo sul mercato.
Negli ultimi anni, infatti, è stata posta particolare attenzione sulla capacità inclusiva delle aziende, scoprendo che le aziende che hanno maggiore successo sono quelle che al loro interno riescono a creare e mantenere un modello di lavoro che punti con decisione sull’inclusività.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) prevede che nei “bandi di gara” saranno indicati, come requisiti necessari e, in aggiunta, premiali dell’offerta, criteri orientati verso gli obiettivi di parità.
I criteri saranno definiti tenendo conto fra l’altro degli obiettivi attesi in termini di occupazione femminile e giovanile al 2026 e dei corrispondenti indicatori medi settoriali europei”.
La certificazione dell’applicazione delle direttive della PDR UNI 125:2022 avviene attraverso il seguente iter:
Il certificato rilasciato avrà validità pari a 3 anni, durante i quali l’Organizzazione sarà sottoposta a audit di sorveglianza annuale a 12 e 24 mesi.
Le misure agevolative per le aziende certificate PDR UNI 125:2022 consistono in:
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