Credito D’imposta Beni Strumentali 4.0: Nuove Aliquote Per Il 2023 con la L. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023) - Exceed Italia

Credito D’imposta Beni Strumentali 4.0: Nuove Aliquote Per Il 2023 con la L. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023)

Sono state pubblicate le nuove aliquote del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi “Transizione 4.0” per i beni acquistati nel triennio  2023 – 2025.

Cosa prevede la Legge di Bialncio per il credito d’imposta per i beni 4.0 dal 2023 ?

Beni strumentali 4.0
Dal 1.1.2023 al 31.12.2025 (o prenotati fino al 30.6.2026):
credito d’imposta pari al:
  • 20% per investimenti fino a 2,5 milioni;
  • 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni;
  • 5% per investimenti tra 10 e 20 milioni;
Investimenti in beni materiali rientranti nel PNRR per la realizzazione della transizione ecologica effettuati nel periodo:
Dal 1.1.2023 al 31.12.2025 (o prenotati fino al 30.6.2026):
  • credito d’imposta pari al 5% per investimenti tra 10 e 50 milioni;
Investimenti beni immateriali (Allegato B) effettuati nel periodo:
Dal 1.1.2022 al 31.12.2022 (o prenotati fino al 30.6.2023) è previsto un credito d’imposta pari al:
  • 50% per investimenti fino a 1 milione;
Dal 1.1.2023 al 31.12.2023 (o prenotati fino al 30.6.2024) è previsto un credito d’imposta pari al:
  • 20% per investimenti fino a 1 milione;
Dal 1.1.2024 al 31.12.2024 (o prenotati fino al 30.6.2025) è previsto un credito d’imposta pari al:
  • 15% per investimenti fino a 1 milione;
Dal 1.1.2025 al 31.12.2025 (o prenotati fino al 30.6.2026) è previsto un credito d’imposta pari al:
  • 10% per investimenti fino a 1 milione.

Quale procedura si deve eseguire per ottenere il credito d’imposta per i beni strumentali 4.0?

Una volta verificata la data di acquisto del bene, la sua tipologia (materiale, immateriale. PNRR), l’importo e l’eventuale perizia tecnica prevista dalla normativa sarà possibile ottenere il credito d’imposta previsto dalla tabella sopra indicate mediante f24 in compensazione con il relativo codice tributo previsto dall’Agenzia delle Entrate in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni (beni strumentali ordinari), ovvero a decorrere dall’anno di avvenuta interconnessione dei beni (beni strumentali 4.0).

Quali documenti l’azienda è tenuta a conservare per il credito d’imposta per i beni strumentali 4.0?

La normativa e la prassi richiedono particolare attenzione per i documenti da conservare per un eventuale controllo:
– Indicazione del riferimento normativo dell’agevolazione nella fattura di acquisto e negli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati (es. contratto di leasing);
– Obbligo di richiesta di perizia tecnica asseverata per investimenti in beni 4.0 per importi superiori a euro 300.000 (dichiarazione resa dal legale rappresentante per importi inferiori a euro 300.000);
– Interconnessione ed ogni documento utile e a supporto per provare la veridicità delle dichiarazioni inerenti la misura agevolativa;

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