Transizione 5.0 Commissione UE 6,3 miliardi al piano - Exceed Italia

Transizione 5.0 Commissione UE 6,3 miliardi al piano

Transizione 5.0 l’Europa da l’ok al piano

Via libera da parte della Commissione Europea alla proposta italiana di modifica del PNRR con l’integrazione del RePowerEU e 6,3 miliardi per il Piano Transizione 5.0.

Il piano prevede incentivi articolati in tre moduli:

  1. Efficienza energetica;
  2. Autoconsumo energetico;
  3. Formazione;

Le aliquote dei nuovi incentivi per la transizione green dipenderanno dai miglioramenti dimostrati sul fronte dei consumi energetici.

Il Piano Transizione 5.0 partirà con una dotazione di 6,3 miliardi di euro per il biennio 2024-2025.

Le risorse andranno a sommarsi  con quelle già previste per il piano Transizione 4.0.

Si tratterà di due incentivi complementari: mentre il Transizione 4.0 continuerà a incentivare l’acquisto di beni 4.0, il piano Transizione 5.0 prevedrà incentivi per quegli investimenti in beni e attività che generino risparmi energetici o apportino miglioramenti dell’efficienza energetica.

L’obiettivo del piano – si legge nel documento della Commissione – è di aumentare l’efficienza energetica e di implementare l’autoproduzione di energia rinnovabile nelle imprese, puntando ad un sensibile risparmio dei consumi energetici nel periodo 2024-2026.

Alla lettura dei documenti della Commissione emergono i contorni della struttura generale del piano a cui sono dedicati 6,3 miliardi così distribuiti:

  • 780 milioni per il piano Transizione 5.0 modulo “energy efficiency”;
  • 890 milioni per il piano Transizione 5.0 modulo “Autoconsumo e autoproduzione”;
  • 630 milioni per il piano Transizione 5.0 modulo “Formazione” (pari quindi al 10% del totale);

Il piano Transizione 5.0 prevede dei crediti d’imposta in relazione alle spese sostenute tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 per le imprese che investiranno in una di queste tre attività:

  1. Acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0;
  2. Acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili (ad esclusione delle biomasse);
  3. Spese per la formazione del personale in competenze per la transizione verde;

Queste attività dovranno produrre dei risultati misurati in termini di efficienza energetica o risparmio di energia. E l’intensità del beneficio fiscale aumenterà in base ai miglioramenti conseguiti.

Il Piano Transizione 5.0 prevedrà infatti delle aliquote (almeno tre) che saranno legate a due possibili benefici:

  • Nel caso degli investimenti in beni 4.0, il risparmio energetico conseguito nei processi target. Questo risparmio dovrà essere pari ad almeno il 5% rispetto ai consumi precedenti per gli stessi processi
  • Nel caso di attività non legate a specifici processi target, la riduzione del consumo finale di energia di almeno il 3%.

Per essere ammissibile, il progetto deve essere certificato “ex ante” da un valutatore indipendente che attesti che il progetto di innovazione rispetta i criteri di ammissibilità relativi alla riduzione del consumo totale di energia.

Successivamente una seconda certificazione “ex-post” dovrà attestare l’effettiva realizzazione degli investimenti in conformità alle disposizioni della certificazione ex-ante.

L’1% del budget totale (63 milioni di euro) sarà destinato allo sviluppo di una piattaforma informatica per:

  1. Gestire le certificazioni presentate dai beneficiari;
  2. Facilitare la valutazione, lo scambio e la gestione dei dati utilizzati per l’analisi, oltre alle attività di monitoraggio e controllo;

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