I crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0 sono incentivi per la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese messi a disposizione con il piano “Transizione 4.0” del Ministero dello Sviluppo Economico. In sostanza sono agevolazioni in forma di credito d’imposta che le aziende possono ottenre secondo i dettami della normativa.

A cosa serve il credito d’imposta per i beni strumentali 4.0?

Il credito d’imposta per i beni strumentali 4.0 serve principalmente a supportare ed incentivare le imprese che investono o intendono invstire in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio italiano.

A chi si spetta il credito d’imposta per i beni strumentali 4.0?

Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Il credito d’imposta per gli investimenti in altri beni strumentali materiali tradizionali è riconosciuto anche agli esercenti arti e professioni, ai soggetti aderenti al regime forfetario, alle imprese agricole ed alle imprese marittime

Quali aziende non possono beneficiarne?
Sono escluse le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale. Sono inoltre escluse le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

La fruizione del beneficio spettante è sempre subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori. Sono sempre esclusi tutti i beni acquistati usati.

Come si può ottenere il credito d’imposta per i beni strumentali 4.0?

Per ottenere il credito d’imposta per i beni strumentali 4.0 è necessario seguire nel dettaglio la normativa del piano di transizione 4.0. Possiamo però sintentizzare dicendo che per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica asseverata rilasciata da un tecnico iscritto all’ albo professionale , da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli rispettivamente negli elenchi richiamati dagli allegati A e B e sono stati interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

La normativa prevede che per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una autodichiarazione resa dal legale rappresentante. Exceed sconsiglia di non affiancare un tecnico abilitato per la valutazione del credito d’imposta al fine di eveitate sanzioni o riprese fiscali.

Quanto è il contributo del credito d’imposta previsto per i beni 4.0?

La normativa prevede diverse aliquote e scalgioni in base all’anno di acquisto del bene e dalla sua tipologia.

Di seguito la tabella riassuntiva aggiornata con le modifiche avvenute nel corso del 2022.

Credito d’imposta beni materiali 4.0:

Credito d’imposta per beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese
(
Allegato A annesso alla legge di bilancio 2017) 
Periodo di acquisto del bene: Limite massimo di spese ammissibili  Credito d’imposta 
dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022*

*ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione

fino a 2,5 milioni di euro 40% del costo
oltre i 2,5 milioni di euro 
fino a 10 milioni di euro
20% del costo
oltre i 10 milioni di euro
(fino a 20 milioni massimo)
10% del costo
dal 1° gennaio 2023 fino al 31 dicembre 2025*

*ovvero entro il 30 giugno 2026 se entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine sia accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione

fino a 2,5 milioni di euro  20% del costo
oltre i 2,5 milioni di euro 
fino a 10 milioni di euro 
10% del costo
oltre i 10 milioni di euro (fino a 20 milioni massimo) 5% del costo

Credito d’imposta beni immateriali 4.0

Credito d’imposta per beni materiali immateriali connessi a beni materiali “Industria 4.0”
(
Allegato B annesso alla legge di bilancio 2017) 
Periodo di acquisto del bene: Limite massimo di spese ammissibili  Credito d’imposta 
dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2023  1 milione di euro  20%* del costo

* 50% solo per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, ovvero entro il termine lungo del 30 giugno 2023, a condizione che entro il 31 dicembre 2022 il venditore abbia accettato il relativo ordine e sia stato pagato l’ acconto per almeno il 20% del costo di acquisizione (“Decreto Aiuti” decreto legge del 17 maggio 2022 n. 50″)

dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2024  1 milione di euro  15% del costo
dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025  1 milione di euro  10% del costo

Per gli anni precedenti valgono le seguenti aliquote:

Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati 2021

  • 50% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 30% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Beni strumentali acquistati nel 2020*

  • Per i beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0” (allegato A alla legge n. 232/2016), il credito d’imposta è pari al 40% del costo, per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, e al 20%, per la quota eccedente e fino al limite massimo di 10 milioni di euro. Per gli investimenti in leasing, si considera il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni
  • Per i beni immateriali connessi a investimenti in beni materiali “Industria 4.0” (allegato B alla legge n. 232/2016), il credito d’imposta è pari al 15%, nel limite massimo di 700mila euro di costi ammissibili
  • per i beni diversi da quelli di cui ai due punti precedenti, il credito d’imposta è pari al 6% del costo, determinato ai sensi dell’articolo 110, comma 1, lettera b), del Tuir, nel tetto di 2 milioni di costi ammissibili.

*Per gli investimenti in leasing, si assume il costo sostenuto dal locatore per l’acquisto dei beni.

Quale procedura si deve eseguire per ottenere il credito d’imposta per i beni strumentali 4.0?

Una volta verificata la data di acquisto del bene, la sua tipologia (materiale o immateriale), l’importo e l’eventuale perizia tecnica prevista dalla normativa sarà possibile ottenere il credito d’imposta previsto dalle tabelle sopra indicate mediante f24 in compensazione con il relativo codice tributo previsto dall’Agenzia delle Entrate.

Il contributo per il solo anno 2020 è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, ridotte a tre per gli investimenti in beni immateriali.

Per gli anni successivi è utilizzabile esclusivamente in compensazione, in tre quote annuali di pari importo.

 

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